lunedì 27 dicembre 2010

duemilaundici

Ogni volta e' sempre piu' difficile.

Provate a mettervi davanti ad un foglio bianco e pensate di buttare giu' qualche riga che descriva le vostre sensazioni alla fine di un anno e quello che vi aspettate da quello nuovo ,il tutto senza cadere nella solita retorica. Non e' facilissimo quindi mi perdonerete se utilizzero' frasi gia' trite e ritrite ma il mio rapporto con la lingua italiana e' decisamente tumultuoso.
Ebbene rieccoci qui : tra pochi giorni calera' il sipario (prima frase originale) su un vecchio e stanco 2010 e sorgera' come per magia un fiammante 2011 pieno di entusiasmo, di progetti , di buoni propositi,di agende bianche da iniziare e di calendari da riempire.
Da parte mia non posso certo lamentarmi , se mi avete seguito in tutti i mesi potrete rendervi conto che questo vecchietto che ci sta lasciando mi ha dato moltissimo e non posso fare altro che essergli grato.
Per quello che riguarda il mio lato sportivo la salute non mi ha tradito e a parte i soliti doloretti cronici sono riuscito a parteciapre a tutte le corse che avevo in programma ,anzi forse qualcuna in piu'.
Grazie al cielo l'elenco dei momenti felici e' infatti decisamente lungo ,avrei solo l'imbarazzo della scelta: come non ricordare infatti Barcellona con l'esordio di Simona in maratona ,Trieste chiusa in 2 e 50 dopo un anno di problemi fisici, la Pistoia Abetone ovvero una ascesa durissima e infinita verso la gioia del traguardo, l'Ungheria e la Svizzera ad Agosto, il Garda del 3 e 18 di Simona,la meravigliosa NewYork e il finale a Firenze di nuovo su tempi decenti. Insomma un susseguirsi di situazioni ed emozioni sempre molto belle.
Per il resto non mi posso certo lamentare , il 2010 mi ha trattato bene in tutti i sensi, di conseguenza mi devo augurare che tutto prosegua cosi'.
La tendenza comune e' infatti quella di aspettarsi sempre di piu' dal futuro, ma se devo essere onesto con me stesso ritengo di avere gia' moltissimo e non mi sento di dover chiedere nient'altro.
Per chi invece sta attraversando momenti davvero difficili so che un cambio di data non risolve le situazioni e che sarebbe ipocrita credere che dal primo gennaio finisca tutto bene come nelle favole.....
Quando attraversiamo situazioni complicate ci sembra invece che non debbano mai finire ,vediamo tutto nero e ci sentiamo spesso abbandonati.
La forza di tirarci fuori la dobbiamo cercare dentro di noi.
Esitono persone che riescono a far questo da sole e altre che hanno bisogno di una mano: l'importante e' rendersene conto e in un modo o nell'altro provare a reagire senza sperare nei miracoli ,sono troppo rari.
I miei primi quaranta cosi se se stanno andando salutandomi con la manina da distante ed io mi ritrovo in piedi sul bordo della strada con un bel anello all'anulare ,il telefonino in tasca,in mano il diario dei rimpianti ancora vuoto e ai piedi le scarpe da running pronto per una nuova ,meravigliosa avventura.
Auguro quindi retoricamente (ma di cuore) tanta felicita' a tutti quelli che leggono il blog ,a chi non lo legge, ma soprattutto a chi se lo merita davero.

lunedì 13 dicembre 2010

Alla ricerca di nuove emozioni.....

Dante diceva:"nel mezzo del cammin di nostra vita" e probabilmente non diceva delle belinate.
Lui si sarà anche trovato in una selva oscura ma io sto seriamente riflettendo sulle mie contraddizioni  interne.Alla mia età probabilmente la virilità di un uomo chiede delle conferme :alcuni le trovano abbracciando una nuova identità sessuale, altri come me la buttano semplicemente sulla ricerca di sicurezze in ambiti completamente fuori dalla loro realtà. Lo so l'ultima frase bisogna leggerla una seconda volta ma ovviamente non avrete ancora afferrato. Provo a rispiegarlo in italiano.... Se ,come già ampiamente detto, fino a qualche anno fa non mi sarei mai immaginato di diventare un adepto della corsa con un debole per la maratona e tutto ciò che la circonda, è altrettanto vero che fino a solo un mese fa non mi aspettavo di entrare prepotentemente in una nuova avventura da nesci. Chi mi conosce sa che una delle mie caratteristiche migliori è che praticamente non faccio il bagno in mare nemmeno ad agosto e non vado mai in piscina perchè in acqua ho perennemente freddo. Così a 40 anni suonati ho pensato bene di buttarmi nella cosa più insensata che potessi: il cimento. Cosa serve per fare un cimento?
Prima di tutto occorre una banda di scalmanati da seguire, e quella non ho nemmeno dovuto cercarla.
Poi occorre trovare un "tutor" almeno per la prima volta che ti dia la necessaria tranquillità, e anche qui avevo l'imbarazzo della scelta ma ho puntato su Giacomino almeno mi restituisce come può i favori che gli faccio come suo badante. E poi via!! Tutti in accappatoio su una spiaggia della zona ad aspettare che uno col fischietto ci dia il permesso di andarsi a fare un bel bagnetto fresco.
Finora mi sono sorpreso positivamente a scoprire che il corpo umano immerso in un liquido più freddo diciamo 12-14 gradi) dopo un paio di minuti per merito della termoregolazione interna produca una specie di "corazza" che per un po di tempo funge da schermo e il freddo non si sente più.
Da qui in poi la tenuta della corazza è assolutamente soggettiva, e quando si inizia a sentire di nuovo il freddo
conviene uscire alla svelta. Mercoledì ad Arenzano ed ieri a Sori abbiamo avuto 2 giornate ideali per i principianti. Più avanti ci saranno imprese più dure da superare ma sinceramente non so fino a che punto sia il mio limite di sopportazione.
Si prospettano quindi altre occasioni per trascorrere giornate assieme a un gruppo di amici veramente forte.