domenica 28 ottobre 2007

Venice Marathon 2007

Poteva mancare la mitica PODISTICA MELE alla 22esima edizione della maratona di Venezia?Squadra composta da Mino ,Pippo ,Giuseppe e io.
Le sensazioni della vigilia sembrano buone , il meteo infatti è perfetto per correre anche io che solitamente corro con 3/4 maglie mi lascio andare ad una semplice canotta. Ai 6500 partiti da Stra aspettano 42 km a mio avviso belli per i primi 20 ove si transita a Dolo , Mira ecc... tutto lungo il Brenta, incolore per i successivi 10 e semplicemente meravigliosi per gli ultimi 12. Vale la pena sopportare un pochino alcuni km in posti non esaltanti per poi godere del fascino di salire sul ponte della Libertà e incominciare ad assaporare l'ingresso in Venezia, ingresso che tarderà molto ad arrivare visto che i 3.8 km del ponte vi posso assicurare che sembrano almeno il doppio. Una volta imboccata la "zona ponti" si vive una sorta si battaglia interiore tra la fatica di salire e scendere 14 rampe di seguito e l'esaltazione del posto e della marea di gente urlante oltre le transenne. Al termine tutti e 4 contenti Mino e Pippo si sono attensati sulle loro previsioni (3 e 26), Giuseppe ha chiuso con un ottimo 3 e 12 consapevole di potersi ulteriormente migliorare e io nonostante volessi correre da turista mi sono lasciato trasportare dall'entusiasmo e ho chiuso in 2 e 46 meglio di come credessi alla vigilia. Ringrazio : i miei compagni di avventura per lo splendido weekend, la meravigliosa famiglia di Giuseppe (Sabrina e Saretta) per il tifo e il sostegno all'arrivo e un saluto speciale per Nerino (detto Nero) Paoletti di Verbania con il quale ho condiviso uno spettacolare e divertente arrivo sul traguardo. Appena le avrò disponibili aggiungerò le foto più belle.

venerdì 26 ottobre 2007

Gli amici runner

Lo sapevo che prima o poi sarebbe uscito da questi runner di periferia il senso di protagonismo che li contraddistingue......( scherzo) , era mia intenzione comunque dedicare un post a chi condivide con me questa splendida passione o malattia. Nessuno si offenda , non c'e` un ordine preciso e se qualcuno non compare e` soprattutto perche` non ho una foto decente da mettere sul blog.L'unica priorita` che mi sono dato e` quella di iniziare con i 2 inarrivabili riferimenti per tutti noi che al loro cospetto dobbiamo solo abbassare la testa ovvero Mino e Marco che prorpio in questo periodo stanno compiendo l'impresa di correre la loro maratona numero 100


Mino (classe 52) e` un riferimento assoluto per tutti gli appassionati di corsa. Ha corso maratone in tutto il mondo (con un personale di 2 e 41 ndr) oltre che molte 1ookm del Passatore e infinite corse minori. Corre da una vita con un entusiasmo ed una passione che non ho mai visto in nessun altro e questo oltre che farmi invidia mi da a volte lo stimolo per trovare nuovi obiettivi . Ultimamente siamo diventati compagni di "zingarate" come dice lui e ci regaliamo qualche bel weekend maratona/turistico con le mogli in giro per l'europa. Unica mia speranza :arrivare prima io a 100 che lui a 200.











Marco e' stato il mio primo tutor e non scordero' mai la nostra galoppata ad Alessandria nel 2005 a chiudere la mia prima maratona. Mi ha dato mille preziosi consigli (e a chi non servono?) dall'alto delle sue 100 maratone comprensive di trail,ultratrail ,ultramaratone triathlon ecc...
Sostiene che a fine anno non correra` piu` maratone (anche se nessuno ci crede e forse nemmeno lui) per regalarsi una volta nella vita un ironman. Per quello che conosco Marco sicuramente riuscira' a portare a termine il suo sogno, spero egoisticamente che possa trovare gli stimoli per continuare a fare qualche maratona in nostra compagnia, in caso contrario lascerebbe un bel vuoto in tutti noi che in questi anni lo abbiamo apprezzato come amico e compagno di avventure. In ogni caso massimo rispetto per ogni sua decisione.

Rosi , Andrea e Massimo li metto assieme perche praticamente sono sempre assieme. Massimo e` il "tiragruppo" e non si allena se non sa di correre sotto i 4 a km per la gioia di Massimo che creca di tenere il passo e di Rosi che cerca di tenere i kway e le chiavi della macchina degli altri 2 ...... A parte gli scherzi comunque Rosi di cui non dico l'eta` per rispetto (diciamo che non e` proprio un fiorellino appena sbocciato...) viaggia forte e ultimamente si e' pure tolta un paio di soddisfazioni vincendo a Parma la 30km e la Marengo ad Alessandria.

Fabry e Giuse sono amici da una vita e ci siamo "ritrovati" questa passione per la corsa che ci porta spesso ad allenarci assieme e anche a correre qualche maratona. Di Fabrizio chi ha letto i vari post ho gia parlato, Giuseppe e` una gran persona a suo dire sempre con qualche chilo di troppo ma secondo me solo con qualche km in meno nelle gambe. Se avesse piu` tempo per allenarsi potrebbe togliersi qualche bella soddisfazione. Entrambi comunque ottimi compagni di allenamenti.
Tra gli amici runner come non ricordare il mitico Ginetto di Arenzano che spero risolva presto i suoi problemi fisici e si possa riunire al gruppo dei runner attivi sul campo.

Un cenno particolare anche per Luciano di Emozioni sport che ha il grande merito di aver creduto fortemente che a Voltri servisse un negozio capace di offrire prodotti molto specializzati per corsa ,nuoto, trail trialthlon ecc...
La sua cortesia e gentilezza nel trattare principianti e semiprofessionisti con la stessa passione ne fanno un luogo di riferimento per incontrarci e scambiare due chiacchere sulle belinate che succedono nel mondo della corsa qui da noi.
Di Davide e dei rimanenti con cui ho condiviso l'esperienza ungherese ho già parlato se è rimasto qualcuno che non ho citato chiedo già fin d'ora scusa ,sarà sicuramente presente nei prossimi post.

giovedì 25 ottobre 2007

Dove correrà mai quello li ?


A questo punto vorrei fare il punto della situazione parlando un po' di tutto cio` che gravita attorno alla mia vita podistica. Parto nel descrivere la base di tutte le mie avventure : i miei allenamenti.
La zona dove corro quasi quotidianamente si sviluppa da Voltri verso ponente. Ultimamente dall'apertura del nuovo tratto tra il porticciolo di Arenzano e la Marina Grande (la nuova passeggiata Fabrizio de Andre') per noi runner e` una vera pacchia buttarsi nelle gallerie piastrellate e arrivare sulla passeggiata di Cogoleto e volendo proseguire fino a Varazze e oltre....

Il mio standard e` comunque tra i 15 e i 20 km a uscita ovvero tra il porticciolo e il campo di calcio. Al sabato o alla domenica cerco di aumentare un pochino il chilometraggio arrivando a volte sui 3okm. Il tutto dipende anche da chi incontro lungo il percorso e non ho difficolta` ad adattarmi alle esigenze degli amici runner.I personaggi che si incrociano lungo il percorso svariano molto dai semplici walker (di ogni eta') alle persone in sovrappeso che tentano di "rientrare" , ai jogger della domenica, a quelli stagionali, fino a noi abitudinari runner (e siamo tanti) ognuno nella sua fascia oraria e ognuno con il suo modo di correre ed i suoi obiettivi.
Dall'esterno puo risultare monotono e da psicanalisi ogni giorno fare lo stesso percorso ma sono pronto a giurare che il giorno che mi annoiero' buttero' le scarpe in mare e cambiero' sport.
Quando corro nelle "mie zone" mi sento parte di esse ed ogni volta che esco noto e apprezzo qualcosa di diverso. Correndo a quasiasi ora del giorno ed in qualsiasi stagione mi piace cogliere i particolari a volte insignificanti di cio` che mi circonda come l'uscita alle 6 di mattina che mi sbatte in faccia il profumo di focaccia e il fermento delle pescherie e dei besagnini che fanno il banco, o quella delle 8 di sera d'estate che vede alla meravigliosa luce del sole appena tramontato le lampare andare verso il largo. Ho apprezzato anche scoprire che non sono l'unico pazzo in giro con le scarpette da corsa durante una uscita sotto il nubifragio e nemmeno alle 13 di una afosa giornata d'agosto con la gente sulla spiaggia che ti guarda come se venissi da Saturno.
Mi piace incrociare le persone sia a piedi che in bicicletta, soprattutto quelli che non si degnano di un saluto e nemmeno di uno sguardo nonostante ci si veda praticamente tutti i giorni e mi capita spesso, guardandoli ,di riflettere su cosa li spinge a fare tutto cio' e che persone saranno nella vita di tutti i giorni perche` ci sono personaggi che io conosco solo in "divisa" e che magari vestiti normalente non riconosco neanche, ma lo stesso magari pensano loro di me quindi il cerchio della pazzia si chiude.

mercoledì 24 ottobre 2007

Marengo 2007 la rinascita di un amico

Quete MERAVIGLIOSE righe scritte dal mio amico Fabrizio a commento della Maratona di Alessandria meritavano di essere pubblicate.


Dopo una notte praticamente insonne , ma ormai ci sono abituato, faccio colazione a base di caffelatte, pane miele e marmellata, un bacio ai miei due gioielli e parto verso Alessandria
Mi sento sicuramente piu’ tranquillo di Torino , 6 mesi fa, pero’ temo un po’ il freddo.
Passando da Masone noto l’estesa brinata che ricopre anche i rami bassi degli alberi. Ma!
Cosa belin mi metto, pesante poi ho caldo, leggero avro’ freddo. Speremmu ben.
Arrivo allo stabilimento Michelin di Spinetta Marengo verso le 9, scendo dall’auto e resto brinato. Non riesco a togliermi il freddo nonostante 2 maglie, un pile ed il K-Way. Anche le gambe nonostante la tuta tremano.
Ritiro il pettorale e decido di correre con maglietta maniche corte e canottiera. Ridiscendo dalla macchina, ma non riesco a smettere di tremare. Via le maniche corte , meglio le lunghe. Giro un po’ qua e la’ in cerca del sole fino a 15minuti prima della partenza . Decido di andare dallo striscione in mezzo agli altri partecipanti infreddoliti.
All’improvviso il freddo passa, e ora?
Mancano 5 minuti allo sparo, via di corsa verso la macchina. Via le maniche lunghe , dinuovo le corte!!! Mai decisione fu piu’ saggia.
Inizia la corsa , tutti via. Io me ne sto tranquillo passando al primo a 4.57, quello che volevo . Passano i chilometri, rimango con alcuni gruppetti parlottanti a sentire i vari dialetti padani che raccontano di storie di maratone. Dopo 5/6Km sento che il ritmo va bene, lento ma sempre sui 5/Km.
Bevo un po’ di acqua al decimo, mi sembra di stare bene. Vorrei allungare ma mi trattengo, fortunatamente.
Al 16 ci lasciano quelli della mezza, mi tiene compagna un tipo tranquillo con cui scambiamo 2 parole sul ritmo che vogliamo tenere . Gli dico che mi piacerebbe stare sui 5/Km e dice che va bene , ma dopo un Km vedo che allunga leggermente, dicendomi di non guardare lui altrimenti mi rovino la gara (altra saggia decisione).
Al 20 mangio un pezzo di banana ed un biscotto e bevo dei Sali.
Siamo al 21 (1h44’30") , molto bene . Sono insieme ad una donna che poi si fermera’ ed ad altri 5 o 6 uomini, di cui 1 fa qualche Km piu’ veloce di noi per procedere a passo per 500m (boh?). Ad una curva secca mi ritrovo davanti al gruppo e tiro fino al 25 (sempre sui 4.58). Una signora incita la donna dicendogli che e’ terza , e lei maledice l’idea di non essersi iscritta per i problemi FIDAL. Io mi dico che se sono con la terza donna , vuol dire che non e’ poi cosi’ male.
Dopo il rifornimento ci disuniamo , io mangio un pezzo di mela ed bevo i soliti Sali, dopo poco ci ritroviamo in 5 e superiamo una ragazza. Arriviamo al 30, dopo il cavalcavia passato senza il minimo problema , cominciamo a superare qualcuno (da qui alla fine i sorpassi saranno 40). Si ferma la donna augurandoci in bocca al lupo , stranamente rimaniamo solo in due e sembra che teniamo un bel ritmo . Al 32 dico al mio socio che abbiamo aumentato, dopo 500m facciamo una curva e lui si ferma lamentando dolori al ginocchio. Per un attimo rimango basito e solo in mezzo alla campagna . Continuo del mio passo facendo 4 Km molto sotto i 5’ , il piu’ veloce in 4.46. Al 35 sento che mi sto disunendo, correndo male, sara’ il famoso muro. Mangio un altro pezzo di mela e bevo i soliti Sali. Al 37 mi supera un ragazzo che corre meglio e mi da la forza di riprendere la corsa lasciata per un paio di chilometri fa. Riprendo bene il ritmo dei 5’02" e vedo che continuo a raggiungere qualcuno, rinforzandomi mentalmente per gli ultimi chilometri.
Arrivo sull’ultimo rettilineo, prima del quarantesimo, lungo ed eterno rettilineo di 2.5Km.
Vedo lo striscione in fondo , bevo un po di acqua velocemente e continuo a dentri stretti.
Ultima curva , sento lo speaker fare il conto alla rovescia per le 3ore e mezza di corsa. So di essere partito un po’ dopo e tiro al limite del crampo per stare sotto le 3h30’, qualcuno mi incita … 3h 30' 13".


Fabrizio

lunedì 22 ottobre 2007

Preparate le valigie: si va a Berlino!!

Cosi Fabietto Caressa commentava l'accesso alla finale del mondiale 2006 e venne il giorno che anche per me ,povero podista di periferia, il destino (ma soprattutto Mino) mi facesse incrociare questa citta'. Nata come una "zingarata" ha finito col diventare una meravigliosa avventura di 4 giorni cominciata con un viaggio in auto allucinante (1300 km , 14 ore ininterrotte di pioggia da Voltri a Berlino,neve sul Brennero e mille cantieri in autostrada) .Non riesco nemmeno a descrivere l'entusiasmo di 40.000 partenti provenienti da tutto il mondo e qualcuno pure da marte (vedi Gebre e soci...) e non so quante centinaia di migliaia di spettatori lungo i 42 km della corsa. Organizzazione in linea con la perfezione tedesca, nulla lasciato al caso , decine di band ed eventi sparsi per il percorso e tempo perfetto per correre hanno fatto da cornice alla mia ottima prestazione cronometrica conclusasi con un 2.43.38 senza precedenti.
Correre sotto la porta di Brandeburgo con migliaia di persone che ti incitano e' una emozione che ti resta nel cuore per sempre, spero di non fare troppo l'abitudine a sensazioni del genere ma correndo a questi livelli c'e' anche questo rischio.

domenica 21 ottobre 2007

Tata Minimarathon 2007


Grazie alla "sponsorizzazione" del Comune di Arenzano ho avuto la fortuna di far parte della delegazione iscritta alla Tatai Minimarathon (la chiamano così ma è 14 km ) in uno splendido paesino a una ottantina di km da Budapest. Il gruppo vacanze era composto da Davide (cugino di mille avventure), Lorenzo, Riccardo e Angelo ragazzi meravigliosi oltre che atleti di tutto rispetto ognuno nel loro "campo d'azione": Lorenzo per me e' lo sherpa di Arenzano ,instancabile a piedi su per i monti . Riccardo non saprei definirlo perche` fa tanti di quelli sport che non riesco a stargli dietro (corsa, trail,nuoto,mtb.....e come diceva Rocco Siffredi chi piu` ne ha piu` ne metta). Angelo infine e` un grandissimo nuotatore ma tutti si sono prestati per un weekend a correre attorno ad un lago e portare in alto oltre che i colori del comune di Arenzano anche tante tante tante birre.Non mi soffermo troppo sull'evento sportivo (anche se mi girano un po le balle che Davide sia arrivato 50 metri davanti a me....scherzo grande cugio!) dico solo che abbiamo battuto gli altri italiani del veneto sia in corsa che SOPRATTUTTO nella quantita' di alcool inglobato a tavola.
Ringrazio ancora tutti per le splendide giornate passate in ottima compagnia.

Albenga Marathon 2007 : and the winner is.....

Non ci credevo nemmeno io .Va bene correre le maratone, va bene scendere sotto le 3 ore , va bene togliersi delle belle soddisfazioni in termini di piazzamenti ma ruscire addirittura a vincerne una era una cosa talmente lontana dai miei pensieri che non mi interessava neppure. Eppure pare che nel mondo del running non c'e' limite a nulla e ad Albenga il 16 giugno 2007 (20 giorni dopo il Passatore) avviene l'incredibile. Percorso un pochino "contorto" (10 giri da 4 km e 200 metri) ma caratteristico ad attraversare il centro storico (stupendo) di Albenga , vento a tratti fastidioso e serata comunque non calda e perfetta per correre. La "cumpa" era composta da Mino e Marco per la maratona e Giuse per la mezza quindi i "combattenti" della Podistica Mele c'erano tutti. Ho chiuso davanti a tutti in 2 e 48 in maniera sorprendente portandomi a casa oltre che al ricordo anche un bel po di premi e coppa d'obbligo.
Ricordo in particolare la meravigliosa assistenza psico/fisica di Giuse gli ultimi giri e il suo caloroso e sincero abbraccio a fine corsa , era piu' contento lui di me visto che io non avevo ancora metabolizzato quello che stava accadendo.

sabato 20 ottobre 2007

Il giorno più bello , o meglio la notte.

Non potevano bastare le maratone ,in effetti 42 km cominciano ad essere strettini , perchè non buttare il cuore (e le gambe) ancora oltre? E fu così che venne il 26 maggio 2007 giorno del Passatore.Chi lo ha già corso o visto correre sa bene di cosa parlo , gli altri possono avere solo una vaga idea di cosa significhi partire da Firenze Piazza della Signoria , salire al passo della Colla e dopo 100km arrivare a Faenza.La retorica a questo punto vorrebbe le solite frasi strappalacrime miste tra verità e poesia , ma io mi limiterò solo a dire che per la prima volta nella mia vita mi sono sentito di aver compiuto qualcosa di veramente grande che ,a differenza delle maratone , non ero sicuro di riuscire a concludere.La soddisfazione più grande l'ho avuta dal mio corpo e dalla mia mente,insieme al traguardo dopo 8 ore e 13 minuti all'ottavo posto assoluto.Unico rammarico il ritiro al 75esimo km di Davide per problemi fisici. Sarà quindi doppia la soddisfazione di concludere a braccetto l'edizione del 2008.Posso dirlo? Bravo Gra

venerdì 19 ottobre 2007

Torino 2007 fallimento o no?


Tengo subito a precisare che mi prendo in prima persona tutte le colpe del caso, nate dall'inesperienza e dall'esaltazione di far vivere ad un amico una meravigliosa avventura.
Devo dire la verita' , il giorno che Fabrizio (amico/collega) mi ha confessato di volersi "regalare" una maratona per i suoi 40 anni mi sono sentito un pochino orgoglioso di me stesso, di essere finalmente riuscito a trasmettere a qualcuno il piacere e la gioia di correre regolarmente.
Per la prima volta potevo assistere dall'esterno a quello che mi era successo non piu' di 18 mesi prima ad Alessandria. Ho fatto sport da sempre ,calcio per 20 anni , sci , bici e MTB ma tagliare il traguardo di una maratona non ha paragoni con nient'altro a livello sportivo.
La Maratona di Torino il 15 aprile era nel posto giusto al momento giusto. Partenza e subito errore : 4' e 30" non e` il passo giusto per Fabri , troppo veloce ma io non me ne rendevo conto esaltato dalla giornata e dalle buone sensazioni di corsa. Al 21esimo la situazione inizia a precipitare , Fabry inizia ad accusare il ritmo per lui insostenibile ed io faccio finta di nulla attribuendo la cosa solamente ad una "stanchezza mentale" figlia di una corsa lunga mai provata prima e insisto per continuare cosi . La realta' e' che invece di aiutarlo sono riuscito a fargli correre quasi 20 km da solo e scoppiato fisicamente e mentalmente al traguardo in quasi 4 ore.
Questo fallimento e' stato comunque una esperienza per tutti e due. Peccato per la mia cocciutaggine nel pensare che siamo tutti uguali. Da oggi Fabri avra' imparato solo ad ascoltare il suo corpo e nient'altro, gli stimoli per arrivare in fondo arrivano da dentro e non da fuori.

Maratona di Roma

Non c'è dubbio che la capitale è sempre la capitale. La maratona di quest'anno è stata magnifica. Meteo perfetto per correre, organizzazione all'altezza dell'importanza dell'evento e spettatori entusiasti lungo tutto il percorso. Dava l'idea che romani "veri" in giro ce ne fossero pochi e che la stragrande maggioranza delle persone fossero turisti ma almeno c'era entusiasmo vero e non astio come a Milano. Come si può facilmente intuire il percorso è stato fantastico a parte un piccolo passaggio sul raccordo anulare si corre in tutti i luoghi "sacri" della città che dà forti emozioni e l'arrivo al Colosseo è a dir poco entusiasmante. Per quello che mi riguarda ho corso bene chiudendo in 2 e 51 ormai nel mio standard....
La compagnia delle indie stavolta era composta da Mino (onnipresente come il prezzemolo...) Pippo e Totò. Podistica Mele quindi ampiamente rappresentata.

giovedì 18 ottobre 2007

Prima uscita all'estero.


Il 2006 mi ha regalato anche una mini avventura all'estero (anche se per pochi km) e più esattamente a Monaco in costa azzurra. La giornata è stata meravigliosa e voglio ricordarmela per le stupende variazioni di percorso con partenza da Montecarlo , passaggio a Monaco, discesa verso Mentone e poi verso Ventimiglia, ritorno a Monaco e arrivo dentro lo stadio con giro di pista stile olimpiadi. Diciamo subito che non è un percorso da record, anzi la salita verso il Cap Martin a meno di 10 km dall'arrivo è un pochino "antipatica" ma il panorama che ti circonda è impareggiabile per non parlare poi del giro di pista finale che ripaga di tutte le fatiche.


Ero come sempre in ottima compagnia che certamente non guasta e ringrazio tutti della splendida giornata.






mercoledì 17 ottobre 2007

Vercelli , Mugello e..... Salsomaggiore.

Delle prime due confesso che non ho ricordi particolari (di Vercelli neppure una foto......) tranne il profumo di prosciutto che c'era in macchina al ritorno dal Mugello dovuto alle 2 spalle di crudo che mi sono portato a casa ..... una nel pacco gara e una come premio di categoria chiudendo anche qui in 2.52.39 esattamente come a Piacenza (neanche a farlo apposta).



A Salsomaggiore invece succede l'impensabile vuoi per la giornata perfetta (parlo di meteo), vuoi per la presenza del mio "riferimento" Davide ho abbassato il personale a 2.47.57 mentre il maiale nella foto a fianco con la tuta rossa ci ha schiacciato un bel 2.42. complimenti a tutti e due.


martedì 16 ottobre 2007

Il primo vero obbiettivo

Devo dire la verità, non ho mai avuto un vero obbiettivo nella mia vita podistica tranne quando, terminata la maratona epica (meteorologicamente) di Milano in 3 e 04, mi sono autoimposto di doverne correne almeno una nella vita sotto le 3 ore. Quattro minuti non sono poi molti in generale , lo diventano solo in 2 casi : quando al novantesimo il Genoa sta vincendo di 1 gol e l'arbitro da 4 minuti di recupero e quando devi abbassare il tuo personale su 42km e 195 metri .

A Piacenza il 5 marzo 2006 è andato tutto bene ed ho chiuso con un inaspettato 2.52.39.

Milano city Marathon 2005


Sarà ricordata come la più fredda mai corsa. Era nevicato il giorno prima e non eravamo neppure sicuri di partecipare. All'arrivo ricordo di essermi sentito male dal freddo cosa che fortunatamente non è mai più successa.Purtroppo Milano e la maratona non hai mai avuto un buon feeling. Dispiace correre in una grande città con la sensazione di essere indesiderati dagli abitanti per i quali significhiamo solo disagio e code agli incroci. Potrebbe essere una bella festa di tutti come del resto accade in metropoli un pochino più civili ma da questo punto di vista Milano ha ancora molto da imparare. Mi sono comunque rifatto l'anno dopo . Con la MCM2006 spostata ad ottobre ed una giornata di sole il cronometro mi ha dato più soddisfazioni.....

lunedì 15 ottobre 2007

Davide e la "mezza di Genova"

Per quello che rigurada le "mezze" tengo solo a ricordare (anche per un senso affettivo) la STRAGENOVA vuoi perchè mi ha tenuto a battesimo nel 2005 e anche perchè nelle 2 edizioni successive 2006 e 2007 l'ho corsa con grandissima soddisfazione al fianco di Davide, mio cugino anagraficamente ma colui che mi ha trasmesso un parte della mia passione. Davide rappresenta un punto fermo nella mia vita podistica e quando corriamo assieme riusciamo a toglierci anche qualche bella soddisfazione come alla mezza di Genova di maggio che abbiamo chiuso insieme (quasi) in 1.18.28 .
Eccoci sul traguardo

domenica 14 ottobre 2007

E poi tutto il resto.

Era logico presupporre che dopo la prima esperienza di maratona ce ne dovessero essere altre ma mai avrei pensato che nel giro di 2 anni la mia "carriera podistica" potesse arrivare aquesti livelli. Chi mi conosce abbastanza saprà che io corro perchè mi piace e mi fa stare bene. I riscontri cronometrici delle mie prestazioni sono sempre stati in secondo piano tanto è vero che non ho mai seguito nessun piano di allenamento pianificato o tabella ecc... non ho mai sostenuto di correre BENE ma di correre TANTO e probabilmente come mi dicono in tanti con meno km ma fatti più attentamente potrei ottenere ancora di più ma ripeto non è lo scopo della mia attività sportiva. Conosco runner che non si allenano o non partecipano a eventi se non sanno di stare entro certi tempi ,ne conosco altri che seguono le più svariate direttive di allenamento/alimentazione facendo dei sacrifici disumani per poi vederli crollare al 30esimo km perchè hanno la "sindrome del muro" ovvero quella fantasiosa teoria pubblicizzata da illustri riviste (che loro ritengono BIBBIE) secondo la quale a quella distanza il runner inizia a perdere progressivamente forze fisiche e mentali : questo deve succedere e infatti succede.
La mia opinione è che se uno si è allenato tanto e ha nelle gambe quella distanza non esitono muri di alcun genere o integratori miracolosi da prendere al momento giusto.
Torniamo a noi.
Dicevo dopo la mia prima Maratona ad Alessandria ho corso ad oggi in 2 anni :

12 Maratone
23 ottobre 2005 MARATONA ALESSANDRIA tempo 03.11.35
4 dicembre 2005 MARATONA DI MILANO tempo 03.03.45
05 marzo 2006 MARATONA DI PIACENZA tempo 02.52.39
01 maggio 2006 MARATONA DI VERCELLI tempo 03.10.58
23 settembre 2006 MARATONA DEL MUGELLO tempo 02.59.06
8 ottobre 2006 MARATONA DI MILANO tempo 02.52.39
12 novembre 2006 MARATONA DI MONACO tempo 03.05.29
25 febbraio 2007 MARATONA DI SALSOMAGGIORE tempo 02.47.25
18 marzo 2007 MARATONA DI ROMA tempo 02.50.42
15 aprile 2007 MARATONA DI TORINO tempo 03.10.57
16 giugno 2007 MARATONA DI ALBENGA tempo 02.48.31
30 settembre 2007 MARATONA DI BERLINO tempo 02.43.38


8 mezze maratone:
29 maggio 2005 STRAGENOVA tempo 01.38.17
6 novembre 2005 MARATONINA VARAZZE tempo 01.25.40
12 febbraio 2006 MARATONINA DELLE 2 PERLE tempo 01.22.10
28 maggio 2006 STRAGENOVA tempo 01.21.19
5 novembre 2006 MARATONINA DI VARAZZE tempo 01.35.05
8 dicembre 2006 MARATONINA DI SAVONA tempo 01.35.49
29 aprile 2007 STRAGENOVA tempo 01.18.17
6 maggio 2007 MEZZA di ALESSANDRIA tempo 01.18.00


Ogni maratona corsa è stata una esperienza fantastica ma per non dilungarmi troppo nei prossimi post descriverò la maggior parte di esse in maniera veloce soffermandomi di più solo su alcune in particolare.
Un post a parte lo dedicherò a quella splendida esperienza che ho avuto la fortuna di vivere correndo il 26 maggio la XXXV edizione della 100km del Passatore (Firenze-Faenza)
chiusa in 8 ore 13 minuti.