giovedì 25 ottobre 2007

Dove correrà mai quello li ?


A questo punto vorrei fare il punto della situazione parlando un po' di tutto cio` che gravita attorno alla mia vita podistica. Parto nel descrivere la base di tutte le mie avventure : i miei allenamenti.
La zona dove corro quasi quotidianamente si sviluppa da Voltri verso ponente. Ultimamente dall'apertura del nuovo tratto tra il porticciolo di Arenzano e la Marina Grande (la nuova passeggiata Fabrizio de Andre') per noi runner e` una vera pacchia buttarsi nelle gallerie piastrellate e arrivare sulla passeggiata di Cogoleto e volendo proseguire fino a Varazze e oltre....

Il mio standard e` comunque tra i 15 e i 20 km a uscita ovvero tra il porticciolo e il campo di calcio. Al sabato o alla domenica cerco di aumentare un pochino il chilometraggio arrivando a volte sui 3okm. Il tutto dipende anche da chi incontro lungo il percorso e non ho difficolta` ad adattarmi alle esigenze degli amici runner.I personaggi che si incrociano lungo il percorso svariano molto dai semplici walker (di ogni eta') alle persone in sovrappeso che tentano di "rientrare" , ai jogger della domenica, a quelli stagionali, fino a noi abitudinari runner (e siamo tanti) ognuno nella sua fascia oraria e ognuno con il suo modo di correre ed i suoi obiettivi.
Dall'esterno puo risultare monotono e da psicanalisi ogni giorno fare lo stesso percorso ma sono pronto a giurare che il giorno che mi annoiero' buttero' le scarpe in mare e cambiero' sport.
Quando corro nelle "mie zone" mi sento parte di esse ed ogni volta che esco noto e apprezzo qualcosa di diverso. Correndo a quasiasi ora del giorno ed in qualsiasi stagione mi piace cogliere i particolari a volte insignificanti di cio` che mi circonda come l'uscita alle 6 di mattina che mi sbatte in faccia il profumo di focaccia e il fermento delle pescherie e dei besagnini che fanno il banco, o quella delle 8 di sera d'estate che vede alla meravigliosa luce del sole appena tramontato le lampare andare verso il largo. Ho apprezzato anche scoprire che non sono l'unico pazzo in giro con le scarpette da corsa durante una uscita sotto il nubifragio e nemmeno alle 13 di una afosa giornata d'agosto con la gente sulla spiaggia che ti guarda come se venissi da Saturno.
Mi piace incrociare le persone sia a piedi che in bicicletta, soprattutto quelli che non si degnano di un saluto e nemmeno di uno sguardo nonostante ci si veda praticamente tutti i giorni e mi capita spesso, guardandoli ,di riflettere su cosa li spinge a fare tutto cio' e che persone saranno nella vita di tutti i giorni perche` ci sono personaggi che io conosco solo in "divisa" e che magari vestiti normalente non riconosco neanche, ma lo stesso magari pensano loro di me quindi il cerchio della pazzia si chiude.

1 commento:

Anonimo ha detto...

This is great info to know.