giovedì 30 maggio 2013

E 4 ........

Certo che la corsa è strana davvero. La corsa è tutto e il contrario di tutto. Ti senti l'uomo più distrutto del mondo e pensi che l'incubo che stai vivendo non debba mai finire e dopo due mesi ti ritrovi li a Firenze sotto un cartello con la scritta "100 km del Passatore 2013 ".
Certo sei bagnato già fino alle mutande , attorno a te vedi solo facce segnate dalla tensione e dalle condizioni meteo , i tuoni e i lampi non si contano più , il sindaco Renzi bagnato pure lui ti incita a partire anche se tutto intorno a te ti suggerisce il contrario ma pensi : cazzo 2 mesi fa avevi il braccio al collo e se la fortuna ( e i duri allenamenti ) ti hanno portato qui devi rispetto a tutto ciò e quindi devi provare .
La pioggia e il freddo mi entrano sotto la pelle ma ci pensa la salita alla Vetta Croci ad alzare la temperatura del mio corpo , la successiva discesa non è proprio divertentissima e il freddo si fa risentire ma nemmeno il tempo di abituarsi ad esso che la strada riprende a salire inesorabile .
Stavolta però il corpo non riesce a scaldarsi abbastanza , sulla Colla la temperatura è decisamente bassa ed il morale ve lo lascio immaginare.
Cambio abbigliamento obbligato e ripartenza in discesa con un freddo addosso decisamente insostenibile per i miei canoni. La scelta controcorrente di mantenere i pantaloncini corti si rivela però azzeccata: nonappena smette di piovere in 10 minuti sono già asciutti ma nel frattempo arriviamo al km 60 e qui inizia l'unica vera crisi della corsa che dura circa 10 / 15 km ma è una crisi psicologica più che fisica . I km percorsi sono già tanti e tanti sono quelli ancora da fare , continua a piovere e mi viene francamente da piangere . Un paio di ristori mi "ristorano" davvero e il morale inizia a rialzarsi. Il cartello 80esimo km mi infonde una certa fiducia e raggiungo una coppia di runner dopo ore di solitaria. La compagnia è essenziale in questa fase e tra un discorso e l'altro arriviamo al 90 esimo in 2  io e Andrea , compagno di viaggio utile e tosto per il finale di corsa . Lui ,al suo esordio, sta correndo il Passatore perchè convinto dal NONNO che ne ha corsi una decina tanti anni fa e all'ingresso della piazza del Popolo gli lascio la meritata passerella . Ancora una volta penso che il Passatore sia una poesia , una splendida poesia . Subito dopo  il traguardo ho la sensazione di aver compiuto una impresa che non dimenticherò facilmente . Certo che la corsa è strana davvero.

Facebook

Non te ne accorgi neppure , piano piano ma inesorabilmente Facebook entra nella tua vita e si siede sul divano con il telecomando in mano. Da quel momento tu guardi quello che vuole lui e scopri che ti piace pure. A me è francamente è successa una cosa simile ma io sono un teledipendente e ho esigenze ben precise ma ammetto che da un po di tempo le mie poche pubblicazioni avvengono solo attraverso questo social. Nonostante questo , dopo alcuni mesi di silenzio , mi trovo qui a descrivere un periodo per me molto intenso nel quale sono passato da un braccio al collo e il morale chiuso in un cesso pubblico  al tentativo piuttosto serio di voler partecipare al prossimo Passatore. Nel mezzo di tutto cio ci sono stati nell'ordine: il ritorno ai pettorali nella vivicittá (quest'anno di scena nella mia Prà),la mezza di Genova e infine il ritorno sui 42K a Galliate nella Ecomaratona el Ticino.



venerdì 8 marzo 2013

Un anno sabbatico

Il 2013 potrei catalogarlo come il mio primo anno sabbatico (obbligato) sportivamente parlando , della mia vita. Dopo il gennaio fermo per un dolore alla tibia sinista eccomi alle prese con una frattura dell'omero sinistro dovuta ad una caduta sugli sci da fondo al mio esordio nella specialità.
Il mio umore e la mia voglia di scrivere come potete capire non è al massimo anzi, il 2013 mi ha portato solo sfighe per ora , una rinuncia dietro l'altra.
La meravigliosa vacanza a Miami è finita senza correre , in un posto dove corrono anche le pietre io prendevo il sole cazzo. Adesso nel giro di un mese dovrei ritornare a fare qualcosa, anche nuotare mi manca. Una nota positiva il Pres che continua a martellare e , insiema a Giacomo Ricky e Roberto ha portato a casa la prima maratona del 2013 a Treviso. Bastardi.



giovedì 17 gennaio 2013

Se il buongiorno si vede dal mattino.....

Eccomi qua a una settimana esatta dalla partenza per Miami mi ritrovo a combattere una battaglia quasi impossibile con un polpaccio che ad un certo punto mi ha salutato e se ne e' andato.
Sapete quando si dicono frasi tipo : io ne ho avute tante ma ai polpacci mai nulla ....... ecco fatto.
10 giorni di tempo per tornare a camminare senza zoppicare e tentare di percorrere 42 km (e rotti) in meno di 6 ore ,ovvero prima che tolgano il gonfiabile del traguardo.
Adesso dopo 15 giorni di stop assoluto e altri 10 davanti non mi vedo proprio bene ma faccio finta di nulla e tiro dritto.
Perche' pensare a tutti i km fatti sotto le feste , ai sacrifici delle salite ,dei lunghi ,del freddo alla condizione ottima in cui mi trovavo fino a 2 settimane fa ? Il castello di carte e' crollato e l'unica carta che ora ho in mano e' un bel  2 di picche. Pensare di finire una maratona dopo un mese di stop e' da pazzi ma cosa posso fare? La speranza c'e' ancora non lo nego ma ogni giorno che passa senza migliorare me ne toglie un pezzetto.
Sara' vero che la corsa e' anche questo , nulla succede per caso ma quando succede ti senti davvero impotente. Questi sono i momenti da tenere presentre quando si sta bene e tutto gira come dovrebbe forse dopo il boom del 2011 e il mezzo boom del 2012 mi devo prendere un anno un po meno tirato.... boh!