lunedì 27 dicembre 2010

duemilaundici

Ogni volta e' sempre piu' difficile.

Provate a mettervi davanti ad un foglio bianco e pensate di buttare giu' qualche riga che descriva le vostre sensazioni alla fine di un anno e quello che vi aspettate da quello nuovo ,il tutto senza cadere nella solita retorica. Non e' facilissimo quindi mi perdonerete se utilizzero' frasi gia' trite e ritrite ma il mio rapporto con la lingua italiana e' decisamente tumultuoso.
Ebbene rieccoci qui : tra pochi giorni calera' il sipario (prima frase originale) su un vecchio e stanco 2010 e sorgera' come per magia un fiammante 2011 pieno di entusiasmo, di progetti , di buoni propositi,di agende bianche da iniziare e di calendari da riempire.
Da parte mia non posso certo lamentarmi , se mi avete seguito in tutti i mesi potrete rendervi conto che questo vecchietto che ci sta lasciando mi ha dato moltissimo e non posso fare altro che essergli grato.
Per quello che riguarda il mio lato sportivo la salute non mi ha tradito e a parte i soliti doloretti cronici sono riuscito a parteciapre a tutte le corse che avevo in programma ,anzi forse qualcuna in piu'.
Grazie al cielo l'elenco dei momenti felici e' infatti decisamente lungo ,avrei solo l'imbarazzo della scelta: come non ricordare infatti Barcellona con l'esordio di Simona in maratona ,Trieste chiusa in 2 e 50 dopo un anno di problemi fisici, la Pistoia Abetone ovvero una ascesa durissima e infinita verso la gioia del traguardo, l'Ungheria e la Svizzera ad Agosto, il Garda del 3 e 18 di Simona,la meravigliosa NewYork e il finale a Firenze di nuovo su tempi decenti. Insomma un susseguirsi di situazioni ed emozioni sempre molto belle.
Per il resto non mi posso certo lamentare , il 2010 mi ha trattato bene in tutti i sensi, di conseguenza mi devo augurare che tutto prosegua cosi'.
La tendenza comune e' infatti quella di aspettarsi sempre di piu' dal futuro, ma se devo essere onesto con me stesso ritengo di avere gia' moltissimo e non mi sento di dover chiedere nient'altro.
Per chi invece sta attraversando momenti davvero difficili so che un cambio di data non risolve le situazioni e che sarebbe ipocrita credere che dal primo gennaio finisca tutto bene come nelle favole.....
Quando attraversiamo situazioni complicate ci sembra invece che non debbano mai finire ,vediamo tutto nero e ci sentiamo spesso abbandonati.
La forza di tirarci fuori la dobbiamo cercare dentro di noi.
Esitono persone che riescono a far questo da sole e altre che hanno bisogno di una mano: l'importante e' rendersene conto e in un modo o nell'altro provare a reagire senza sperare nei miracoli ,sono troppo rari.
I miei primi quaranta cosi se se stanno andando salutandomi con la manina da distante ed io mi ritrovo in piedi sul bordo della strada con un bel anello all'anulare ,il telefonino in tasca,in mano il diario dei rimpianti ancora vuoto e ai piedi le scarpe da running pronto per una nuova ,meravigliosa avventura.
Auguro quindi retoricamente (ma di cuore) tanta felicita' a tutti quelli che leggono il blog ,a chi non lo legge, ma soprattutto a chi se lo merita davero.

lunedì 13 dicembre 2010

Alla ricerca di nuove emozioni.....

Dante diceva:"nel mezzo del cammin di nostra vita" e probabilmente non diceva delle belinate.
Lui si sarà anche trovato in una selva oscura ma io sto seriamente riflettendo sulle mie contraddizioni  interne.Alla mia età probabilmente la virilità di un uomo chiede delle conferme :alcuni le trovano abbracciando una nuova identità sessuale, altri come me la buttano semplicemente sulla ricerca di sicurezze in ambiti completamente fuori dalla loro realtà. Lo so l'ultima frase bisogna leggerla una seconda volta ma ovviamente non avrete ancora afferrato. Provo a rispiegarlo in italiano.... Se ,come già ampiamente detto, fino a qualche anno fa non mi sarei mai immaginato di diventare un adepto della corsa con un debole per la maratona e tutto ciò che la circonda, è altrettanto vero che fino a solo un mese fa non mi aspettavo di entrare prepotentemente in una nuova avventura da nesci. Chi mi conosce sa che una delle mie caratteristiche migliori è che praticamente non faccio il bagno in mare nemmeno ad agosto e non vado mai in piscina perchè in acqua ho perennemente freddo. Così a 40 anni suonati ho pensato bene di buttarmi nella cosa più insensata che potessi: il cimento. Cosa serve per fare un cimento?
Prima di tutto occorre una banda di scalmanati da seguire, e quella non ho nemmeno dovuto cercarla.
Poi occorre trovare un "tutor" almeno per la prima volta che ti dia la necessaria tranquillità, e anche qui avevo l'imbarazzo della scelta ma ho puntato su Giacomino almeno mi restituisce come può i favori che gli faccio come suo badante. E poi via!! Tutti in accappatoio su una spiaggia della zona ad aspettare che uno col fischietto ci dia il permesso di andarsi a fare un bel bagnetto fresco.
Finora mi sono sorpreso positivamente a scoprire che il corpo umano immerso in un liquido più freddo diciamo 12-14 gradi) dopo un paio di minuti per merito della termoregolazione interna produca una specie di "corazza" che per un po di tempo funge da schermo e il freddo non si sente più.
Da qui in poi la tenuta della corazza è assolutamente soggettiva, e quando si inizia a sentire di nuovo il freddo
conviene uscire alla svelta. Mercoledì ad Arenzano ed ieri a Sori abbiamo avuto 2 giornate ideali per i principianti. Più avanti ci saranno imprese più dure da superare ma sinceramente non so fino a che punto sia il mio limite di sopportazione.
Si prospettano quindi altre occasioni per trascorrere giornate assieme a un gruppo di amici veramente forte.

martedì 30 novembre 2010

Articolo

Alcuni giorni fa Matteo , un amico che molti di voi conoscono mi ha chiesto di tirare giù alcune righe sulle mie esperienze in fatto di corse e le sensazioni dopo la trasferta di NY per un articolo sul SECOLO XIX.
Allego la lettera originale che gli ho spedito per 2 motivi: primo perchè il secolo ne ha tagliato alcune parti che ritengo fondamentali per dare un senso al tutto e chi ha letto l'articolo non l'ha interpretata come volevo, secondo perchè alla fine mi pare una buona sintesi per chi non ha mai letto il mio blog prima e ovviamente non ha voglia di andare a rileggersi post di anni  passati.
Ringrazio di cuore ancora una volta Matteo per lo sbattone di perdere tempo con uno come me e chiedo scusa a tutti per la ripetizione di molti concetti ma volevo inserire le frasi nel contesto giusto.
Eccole:
====================================================
Dopo un passato di calcio ,bici e mtb sempre a livello amatoriale, nasco come runner nel 2005 nel senso che mi accorgo in quell'anno che la vita andava vissuta semplicemente, facendo la cosa più naturale possibile per un uomo che vuole restare in forma : correre.

Correre ti mette alla prova ogni volta che lo fai: ogni volta che sei stanco e vorresti fermarti, ogni volta che ti poni un obiettivo e lo raggiungi ma anche quando non ci riesci, soprattutto ogni volta che “per colpa” della corsa hai un problema fisico che ti impedisce di allenarti.
Fin dalla prima timida uscita alla Mezza di Genova (allora Stragenova) ho cominciato a desiderare la Maratona , una distanza che non ti perdona: o sei allenato o passi 4 ore d'inferno.
Così dal lontano 23 ottobre 2005 ad Alessandria fino ad oggi ne sono passate ben 29 e spero di festeggiare la numero 30 a fine mese a Firenze .
In questi anni ho attraversato di corsa molte città italiane da Milano a Roma , da Firenze a Venezia, dal Mugello a Torino, da Trieste a Vercelli e lungo il cammino mi sono tolto anche la soddisfazione di vincerne una ad Albenga il 16 giugno 2007. Sempre nel 2007 ho avuto la fortuna di partecipare anche alla 100km del Passatore concludendola all'ottavo posto assoluto in 8 ore e 13 minuti.
Non mi sono nemmeno fatto mancare qualche uscita all'estero , assieme all'amico Presidente Mino ci siamo divertiti a correre a Vienna , molte volte a Montecarlo, a Barcellona, a Berlino dove ho eseguito il mio capolavoro cronometrico terminando in 2 ore e 43 minuti (mio attuale PB) e l'anno scorso addirittura alle Seychelles arrivando io secondo e lui quarto,
Nel frattempo il virus della corsa aveva contagiato anche mia moglie Simona che dopo qualche maratona “di prova” a Barcellona, Milano e al Lago di Garda (3 e 18 ndr) mi ha accompagnato lo scorso 7 novembre alla New York City Marathon .
E' scritto infatti a chiare lettere sul manuale del perfetto runner addirittura alla pagina 1: viene considerato un vero runner chiunque abbia partecipato ad almeno una Maratona di New York, viceversa si è solo dei podisti.
Così quando Simona l'anno scorso mi ha chiesto che cosa volessi per i miei 40 anni con tanto di proposte tipo: "sai ho visto un bell'orologio...." non ho avuto dubbi e le ho detto : il regalo ce lo facciamo assieme e ce ne andiamo a New York.
Ormai tutti sanno tutto su questa maratona e potrei rischiare di utilizzare le solite frasi retoriche nel descrivere quello che si vive e si respira a New York nei giorni che precedono la corsa ,in quelli che la seguono e soprattutto durante la stessa.
Qui mi rivolgo soprattutto a chi non è mai stato laggiù ed ha l'intenzione o il sogno (come nel mio caso) di andarci : piuttosto per un anno rinunciate alle ferie di agosto , magari aspettate a cambiare l'auto ,fate come volete ma se avete un minimo di piacere nel mettere un piede davanti all'altro per 42 mila metri (o 26.2 miglia come dicono loro) andate ,andate,andate.
Non vi riesco a descrivere l'emozione che si prova nei minuti che precedono la partenza schiacciati in mezzo a 46000 cuori che ascoltano in silenzio le note dell'inno nazionale e poi ad un tratto...bum! colpo di cannone e via ,tutti ad attraversare il ponte di Verrazzano mentre Frank Sinatra a tutto volume canta NewYork NewYork .
Brooklin, il Queens, il quartiere ebraico, per poi salire sul Queensboro Bridge unico miglio dove non ci può essere tifo ma al termine del quale, ritornati sulla terraferma ,si viene accolti da un muro impressionante di persone che lascia letteralmente senza respiro.
Avere addosso la canottiera tricolore fa scatenare l'entusiasmo della folla, il che significa essere incitati in continuazione da una infinità di persone, cosa che sembra strana ma inevitabilmente inorgoglisce in un momento storico dove la considerazione per gli italiani non è certamente ai massimi livelli.
Il ritorno a Manhattan dopo aver attraversato il “terribile” Bronx sempre immersi in un mare di colori è qualcosa di indimenticabile come lo sarà subito dopo l'ingresso a Central Park che sancisce il coronamento della fatica con l'ultimo tratto in mezzo a due gradinate trionfanti.
Medaglia al collo ,foto di rito e da questo momento per i Newyorkesi diventi un eroe ,uno che ha fatto “l'impresa” chiunque ti riconosca quel pezzo di metallo al collo ti sorride dicendoti “well done!”
Alla fine cosa si prova? E' difficile dirlo,sono cose che ognuno sente dentro e non ha mai le parole giuste per tirarle fuori, come chiedere ad un padre cosa prova quando gli nasce un figlio, o ad un adolescente quando ottiene il primo appuntamento.....sono sensazioni troppo personali che andrebbero vissute e basta.

Stiamo parlando di uno sport che laggiù unisce davvero il mondo intero che per un giorno non conosce guerre,violenze,discriminazioni ma solo la voglia di migliaia di persone di stare assieme e festeggiare sentendosi finalmente tutti uguali :ecco cos'è davvero NewYork.

lunedì 29 novembre 2010

Bella Firenze ma un altr'anno vado a Nizza


Ci doveva per forza essere una sadica regia a gestire l'evento Firenze 2010 .
Accade infatti di arrivare in una delle città più belle del mondo in un sabato autunnale meraviglioso con il sole che al tramonto illumina i palazzi,i ponti ,le statue e le chiese di un arancione che sembra finto.
Accade anche di andare a letto sotto un cielo stellato e pensare." le previsioni erano brutte ma domani mattina forse ce la scampiamo". Ma per la seconda volta la città toscana mi tradisce.
Domenica ore 6:30 Firenze sotto la pioggia, temperatura giusto un paio di gradi sopra lo zero e la forte tentazione (davvero mai avuta prima) di tornare a letto.
Come si dice "non esistono climi sfavorevoli, esistono solo atleti arrendevoli" e così via, tutti sotto il nostro bel sacchettone verde a riempire bus navetta in direzione Piazzale Michelangelo.
Oggi ci sono 2 obiettivi pesanti da portare a casa : accompagnare Gabriella nel tentativo di abbassare il suo personale e finire l'annata podisitca con la maratona numero 30.
Il primo fallisce subito nel senso che in quelle condizioni non siamo riusciti ad incontrarci alla partenza quindi con grandissimo dispiacere ,ognuno per la sua strada .
Firenze cambia percorso per adattarsi alle direttiva IAAF ma finisce per renderlo più duro e insidioso fatto di numerosi saliscendi e lunghi tratti su sampietrini che essendo bagnati diventano molto scivolosi.
Dopo 42 km di pioggia ininterrotta, classico ed emozionante arrivo in Santa Croce con un crono che alla partenza non avrei nemmeno osato sognare : 2 e 52 .Il regalo per la 30esima non poteva essere più bello.
Graze al cielo la mia mancata compagna di maratona ha brillantemente raggiunto il suo risultato anche senza di me (probabilmene è stato meglio così) segnando un grandioso 3 e 17.
Il presidente e Paolo arrivano poco dopo le 3 ore e mezza e a seguire tutti gli altri.
Ora che tutto è finito ripenso alla 2 giorni fiornetina .
Penso alla città comunque presente nonostante le intemperie, alla compagnia quest'anno più numerosa che mai, agli esordienti e alla loro emozione, a chi li ha accompagnati , alle risate e mi dimentico della pioggia e della fatica .
La maratona è anche questo ma l'anno prossimo vado a Nizza.

martedì 23 novembre 2010

Firenze MMX

Ho voglia di scrivere qualche riga di getto . Mi stanno passando per la mente molte cose ,tra esse sicuramente che domenica mi aspetta l'ultima fatica del 2010 . Un altro anno sta per girare pagina regalandomi ,spero,  un'ultima piccola soddisfazione.
Firenze sarà la ormai solita ultima tappa di una annata globalmente positiva . La compagnia promette di essere di quelle ottime per un connubio corsa - risate - buon cibo - birre (non esattamente in ordine di importanza....) . Il meteo invece promette male......
A presto per i commenti alla trasferta toscana 

sabato 13 novembre 2010

Tanti auguri a te....

Prima o poi doveva accadere.
E' scritto a chiare lettere sul manuale del perfetto runner addirittura alla pagina 1: viene considerato un vero runner chiunque abbia partecipato ad almeno una Maratona di New York ,viceversa si è solo dei podisti.
Così quando Simona l'anno scorso mi ha chiesto che cosa volessi per i miei 40 anni con tanto di proposte tipo: "sai ho visto un bell'orologio...."  non ho avuto dubbi e le ho detto : il regalo ce lo faccioamo assieme e ce ne andiamo a New york.
Solo oggi mi sono ripreso dal fuso orario e posso scrivere qualche riga in maniera cosciente.
Ormai tutti sanno tutto su questa maratona e potrei rischiare di utilizzare le solite frasi retoriche nel descrivere quello che si vive e si respira a New York nei giorni che precedono la corsa ,in quelli che la seguono e soprattutto durante la stessa. Mi rivolgo soprattutto a chi non è mai stato laggiù ed ha l'intenzione o il sogno (come nel mio caso) di andarci.
Piuttosto per un anno rinunciate alle ferie di agosto , aspettate a cambiare l'auto ,fate come volete ma se avete un minimo di piacere nel mettere un piede davanti all'altro per 42 mila metri (o 26.2 miglia come dicono loro) andate ,andate,andate.
Non vi riesco a descrivere quello che si prova nell'attesa della partenza, al via , all'attraversare Verrazzano bridge , tutti i quartieri di Manhattan , il central park , l'arrivo , non ci riesco proprio sono cose che ognuno sente dentro e non ha parole per tirarle fuori, come chiedere ad un padre cosa prova quando gli nasce un figlio, sono sensazioni troppo personali.
Stiamo parlando di uno sport che laggiù unisce davvero il mondo intero che per un giorno non conosce guerre,violenze,discriminazioni.
Migliaia di persone ,colori ,musica , tutto .Ecco NewYork  è semplicemente TUTTO.

mercoledì 3 novembre 2010

Alla fine ci siamo arrivati.

Ebbene si, ci siamo: domani è il gran giorno, si parte per New York.
Mi sembra davvero l'altro ieri quando guardavo in televisione l'edizione 2009 e pensavo: l'anno prossimo ci sarò anche io.
Dopo 28 maratone corse dovrei essere abituato ad un certo tipo di attesa ma questa volta la cosa è diversa. Magari lo è solo nella mia testa e spesso mi chiedo se poi alla fine non rimarrò in parte deluso da ciò che mi aspetto: vedremo.
Chiunque ci sia stato quando mi descrive quella maratona usa parole a dir poco entusiastiche sia per la corsa stessa che ,soprattutto, per tutto quell'infinito di gente, colori, incitamenti e festa  che ci ruota attorno prima ,durante e dopo.
Se poi aggiungo che gli stati uniti mi hanno sempre molto affascinato e fin da ragazzo ho desiderato un giorno andarci ecco fatto.
L'attesa diventa davvero nervosa.
Vi chiedo solo una cosa : non ditemi ".....e....mi raccomando: divertiti! " come se uno potesse scegliere e decidere : ma si va oggi mi diverto , magari domani non ne ho volgia....

A prestissimo

giovedì 28 ottobre 2010

Blavo Plesidente!!!

Carissimi , ho atteso alcuni giorni in modo da avere qualche foto decente per fare il punto della situazione.
Domenica scorsa mentre io e Ginetto lottavamo per arrivare in fondo alla mezza di Castellazzo , il nostro super Presidente aveva già concluso la sua 120esima fatica nella lontana Pechino.
Il tempo finale di 3:59:59 non deve trarre in inganno, Mino ha corso 42 km con una contrattura alla coscia e sotto una pioggia fastidiosa quindi complimenti infiniti alla tenacia e al coraggio di questo ometto dalle mille risorse.
Il Plesidente ai massaggi cinesi.....


Io giovedì prossimo a quest'ora sarò già con la prua in direzione New York e se solo ci penso mi agito quindi non scrivo altro sull'argomento, preferisco tenere tutte le emozioni e le parole per il mio ritorno.



lunedì 11 ottobre 2010

10 e lode


Il sospetto che oggi potesse essere una giornata da 10 l'ho avuto da subito.
Basta guardare il calendario :quel 10.10.10 deve pur avere un senso. Nulla accade per caso.
Se vi andate a guardare i post degli scorsi anni leggerete parole entusiastiche a riguardo del clima e del percorso di questa maratona. Quest'anno la cosa si è regolarmente ripetuta nonostante si corresse ad ottobre inoltrtato anzichè a fine settembre : tempo meraviglioso e percorso unico.

Alla partenza la Podistica schierava 4 moschettieri di valore assoluto Mino Pippo Simo ed io. Tutti alla partenza di una maratona abbiamo un obiettivo , un desiderio da esprimere , un sogno da realizzare, chiamatelo un po come volete .
Io ad esempio ne avevo 2 : desideravo correre questa maratona sotto le 3 ore cercando di portare a casa i miei dolorini senza patire troppo e soprattutto speravo con tutto il cuore che la prima maratona "in solitaria" della Simo andasse via liscia senza troppi traumi : viverla male o non saperla gestire poteva essere un problema.
Io tutto sommato sono stato fortunato riuscendo a trovare validi compagni di viaggio che mi hanno dato una mano a mantenere un buon ritmo nei lunghi tratti dove il vento era contrario e nei chilometri finali fatti di saliscendi che la stanchezza rende inevitabilmente difficili.
Ma la gioia una volta arrivato  (2:53:11) non era nulla in confronto a quello che è successo poco dopo quando la Simona si è presentata sotto lo striscione finale in 3 ore e18 con una brillantezza sconvolgente come a dire: ma è già finita? Pazzesco.
Vabbè che l'Ipod è considerato doping ed in caso di vittoria sarebbe stata certamente squalificata ma mai e poi mai avrei immaginato un tempo simile in un percorso simile tutt'altro che facile e veloce.

la campionessa all'arrivo......
fine della mia fatica numero 28
ricchi premi e cotillon

Pippo e Mino

Il resto della compagnia ha chiuso degnamente la propria maratona anche se il Pres non era nella giornata migliore ma dopo 118 maratone ci può stare tranquillamente.


Insomma  proprio una giornata da 10.

Il lago di Garda ci ha ospitato per 3 anni  di seguito regalandoci emozioni , relax, sole , fiori , insomma weekend che ,se vissuti con calma, sono veramente da gustare in un periodo dell'anno in cui da noi comincia a fare freschino.
Probabilmente l'anno prossimo cambieremo zona e andremo a scoprire una nuova maratona ma per adesso non posso fare altro che ringraziare ancora una volta tutti quelli che in questi 3 anni hanno vissuto con me e Simona queste esperienze, soprattutto i nostri zii  Mino e  Bruna ai quali faccio tra l'altro un grande "in bocca al Drago" per la loro imminente trasferta in Cina sperando che anche laggiù il President possa trovare la Paulaner alla spina.
Noi adesso piano piano cominciamo a pensare alla Regina delle Maratone , non scrivo altro , sennò mi agito.

lunedì 4 ottobre 2010

All'improvviso ecco l'autunno.

Fino a 15/20 giorni fa ero veramente l'ombra di me stesso.
Vari dolori ormai cronici che avevo mi impedivano di correre come avrei desiderato e come del resto tutti desiderano cioe' pensando solo a gestire la stanchezza e la fatica del gesto sportivo senza dover anche badare a schiena,ginocchia ecc....
Tutto questo si verificava a poco piu' di un mese da un periodo per me podisticamente fondamentale e devo dire che non ero proprio contentissimo.
Come si dice: uomini sull'orlo di una crisi di nervi.
Arriva l'autunno dicevamo, ma arriva prima la mezza di Arenzano di meta' settembre corsa dopo 15 giorni di divano in maniera allucinante con la sola forza della gambe mentre dalla vita in su ci sarebbe stato da piangere se almeno in parte gli antidolorifici non avessero fatto il loro santo dovere.
Da qui in poi lentamente la situazione ha comiciato a migliorare fino a tentare una uscita sui 10 km (distanza inusuale per me) al Gazzetta R.U.N. giusto per verificare lo stato generale ed ho pensato : se riesco a correre 10 km a bomba e poi resto vivo e in grado di intendere e volere possiamo iniziare a ragionare sul futuro.
Detto fatto i 10 km tra i caruggi sono andati via lisci in 37'20" ,non che non abbia faticato , intendiamoci bene , la fatica fisica e' stata molto molto pesante ma almeno ho dovuto pensare solo a quella.
In settimana poi "aiutato" da alcuni amici mi sono convinto che potevo tentare una sortita sulla mezza e fare cosi' il punto della situazione in vista della Maratona del Garda di domenica prossima.
Ed eccomi a sosrpresa alla partenza della Maratonina d'Autunno a Novi ligure, corsa approfittando di un gruppetto ben assortito di 4/5 ragazzi che mi hanno portato fino al 17esimo km a 3'55 circa di media dopodiche' il gruppo si e' sciolto ed ho avuto la fortuna di proseguire sugli stessi ritmi restando con una atleta (Anna della Cambiaso Risso) molto forte alla quale faccio mille complimenti per la grinta e la tenacia, concludendo poi assieme in 1:23.
E cosi' la stagione delle maratone va a cominciare , domenica la nave scuola della Podistica Mele fa scalo sul lago di Garda per il terzo anno consecutivo portando alla partenza 5 atleti che faranno come sempre il loro figurone.

lunedì 27 settembre 2010

The R.U.N.

Ieri, complice una giornata strepitosa Genova ha ospitato l'ottava tappa del circuito Gazzetta R.U.N.
L'organizzazione perfetta e l'impatto mediatico pressante dei giorni scorsi (giornali ,tv locali e siti web non parlavano d'altro) hanno fatto si che l'afflusso degli atleti sia stato molto superiore alle aspettative, al punto che i pettorali sono andati esauriti molto prima del termine ufficiale delle iscrizioni e molti atleti si sono dovuti "accontentare" di correre la versione non competitiva.
Io ho deciso solo sabato mattina nonappena ho visto che le previsioni di pioggia nel weekend si sono rivelate non precisissime (sole pieno sia sabato che domenica.....) ed ho cosi' avuto la fortuna di correre una splendida competizione tutta sviluppata tra la parte piu' nuova della citta' , il porto antico , e la parte piu' vecchia, i vicoli (caruggi) .
Come sapete 10km non e' la mia distanza preferita e difficilmente mi cimento in questo tipo di corse ma Genova ieri era talmente bella che mi sono sentito in dovere di andare.
La Podistica ha visto arrivare 4 moschettieri , oltre a me anche Agostino , Federico e Mario hanno tagliato il traguardo davanti all'Acquario.

La prossima avventura arrivera' tra 15 giorni dove per la terza volta torneremo al Garda per la prima maratona d'autunno e li la distanza e' quella giusta e si dovra' fare sul serio.

lunedì 13 settembre 2010

La prova dei 9

Tanti erano ieri sera ad Arenzano i melesi che hanno deciso di correre la nostra mezza nel cortile di casa.
Tutto è andato meravigliosamente bene e chi l'anno scorso si fosse lamentato per il troppo caldo quest'anno è stato sistemato.Dopo giorni di tempeste tropicali su Genova e dintorni, Riccardo ha pagato la solita piccola mazzetta a Giuliacci e ...voilà!
Serata al limite della commozione: cielo limpido con conseguente tramonto arancione, aria secca quanto basta,insomma seratina da incorniciare.
Attorno alle 600 le presenze totali lungo il tracciato Arenzano - Varazze - Arenzano un vero successo.
Ringrazio tutti quelli che si sono sbattuti per organizzare un evento che piano piano potrebbe farsi largo nell'elite delle corse liguri.
Soprattutto ringrazio con una punta di fierezza : Il Pres , Agostino (PB), Alberto , Giuse , Fabry , Mario , Pippo e Massimo , proprio una bella squadra. Tutti arrivati in fondo alla grande .
Adesso pianino pianino cominciamo a pensare ai prossimi 2 mesi che riserveranno un paio di corsette niente male alle quali spero e conto di arrivare in salute per potermele godere. ma gia' sapete di cosa parlo.

venerdì 3 settembre 2010

trenta


Volevo dedicare 2 righe ad una piccola "soddisfazione" che assieme al Presidente ci siamo tolti in questi giorni:
la Podistica ha raggiunto quota 30 atleti.
Lo so viene da ridere a pensare al numero esiguo di compagni/amici ma sono orgogliosissimo di far parte di questa piccola societa'.
Alla faccia dei numeri possiamo vantare gente che corre dalla sciuscia e scioppa all'Ironman passando per maratone (e mezze) in tutto il mondo , trail, ecotrail, 50km , 100 km, ..... vi sembra poco?
Senza contare il totale autofinanziamento che con i costi Fidal di oggi e' un piccolo miracolo e i salti mortali per trovare un piccolo aiuto esterno per fare qualche completino nuovo.

==================================================
Ringrazio di cuore :

Mino ,  Luigi , Luca , Sandro , Agostino , Bruno , Renato , Giuseppe , la Simo , la Rosi , Luigi , Antonio , Flavio , la Eli , Jo , Alfonso , Federico , Stefano , Fabry , Enrico , Giacomino , Marco  , la Gabry , Matteo , Massimo , Toto` , Alessandro e  Mario.
==================================================

Speriamo di festeggiare un giorno il nostro numero 50 accogliendo a braccia aperte chi abbia voglia di appartenere ad una Societa' che richiede solo la condivisione di alcuni pensieri:

 - migliorare il personale porta sfiga , infortuni e stress, meglio correre per divertirsi.
 - piu' km fai piu' birre puoi bere con la scusa di reintegrare
 - correre in pista e' da gay
 - il ritorno da Arenzano e' in salita davvero, non e' solo il vento , e' proprio in salita
 - la cena di Natale non e' obbligatoria ma se non vieni poi ti fai male e non puoi correre per 2 mesi quindi ti conviene venire.
 - il Presidente ha sempre ragione
 
 

domenica 29 agosto 2010

Svizzera - Italia 1 a 0


Il rientro dalle vacanze per me non è mai stato traumatico, forse perchè fondamentalmente a casa non sto così male e grazie al cielo non posso dire di avere una vita estremamente stressante. Durante queste ultime settimane ho fatto un tour Trentino - Engadina che mi ha permesso oltretutto di constatare le enormi differenze culturali e di gestione del turismo che esiste tra le due regioni.
Nella prima (parlo della Val di Fassa che frequento ormai da molti anni) si punta decisamente sulla "quantità" di ospiti esasperando tutto: mille alberghi e appartamenti stracolmi, superstrade sempre intasate,impianti velocissimi che riversano migliaia di persone sulle piste,baite che sembrano mense aziendali ecc.....
Poi arrivi nei Grigioni e in particolare in Engadina e la situazione è esattamente all'opposto. Se vieni qui ti deve andare bene il posto così com'è, sennò non vieni. Quando da bambino la maestra dell'asilo mi chiedeva di disegnare un paesaggio , forse per non essere banale non disegnavo quasi mai il mare , che ovviamente vedevo ogni giorno,e facevo una montagna con la neve in cima , a metà iniziavo a mettere qualche albero, poi scendendo i prati e in fondo un bel lago dove tutto ciò magicamente si rispecchiava. L'Engadina è esattamente questo. 

Da St. Moritz in poi è ,a mio personalissimo parere, tutto di una bellezza travolgente. Ho avuto la possibilità assieme a mia moglie e ai miei cognati di trascorrere una settimana immerso tra il ghiacciaio del Bernina e il lago di Silvaplana sfogando le mie giornate tra corse (percorsi lungolago da favola),trekking e mtb.

Ho potuto anche apprezzare le evoluzioni di mio cognato e dei suoi amici "Kiters" che ogni pomeriggio, sfruttando il vento termico da ovest, volteggiavano riempiendo il cielo con aquiloni di ogni colore.

lo "zio Feli" in volo radente
La ciliegina sulla torta poi è stata l'immancabile corsetta chiamata Engadiner Sommerlauf una 27 km tra laghi , boschi e fiumi da Sils Maria a Bever passando per Pontresina e St. Moritz. Io Simona e Paolo ci siamo ben comportati nonostante i 1800 mt di altitudine e la "nervosità" del percorso sali-scendi tutto su sterrato.

Paolo Graziano e Simona : adesso si ride ma 27 km sono tanti

una bella corsetta di prima mattina.....
 
Dopo una settimana qui mi resta solo una domanda: perchè in Italia gli hamburger li chiamiamo "svizzere" e in Svizzera non sanno nemmeno cosa siano?

giovedì 12 agosto 2010

Momenti di gloria a Tata

Eccovi alcuni momenti che hanno caratterizzato la trasferta ungherese
il vero DOPING

mamma mia le olandesi che donne!!


se Ricky ha i mocassini con i calzini perchè io non li posso mettere  coi sandali?
Anzi mi copro solo le dita dei piedi e non il tallone ....così risparmio!

Anche lo sponsor vuole la sua parte

Ricky cerca di convincere Elisabetta Caporale, giornalista RAISPORT:
" ti dico che a Tata ho vinto io e non Salvatore! "

il vero vincitore rilascia interviste alle tv ungheresi.....

mercoledì 11 agosto 2010

Mamma gli Italiani!!


E' quello che devono aver pensato gli ungheresi sabato pomeriggio quando hanno visto sbucare dall'ultima curva prima del traguardo una canotta bianca con scritto Salvatore che precedeva di SOLO 2 minuti il secondo,stracciando il record del percorso (e siamo all'edizione XXVII)  migliorandolo di 1 minuto e 40 secondi.
La nostra punta di diamante era impazientre di cancellare quel quarto posto del 2008 dovuto solamente ad una sosta obbligata da problemi intestinali e il risultato è finalmente arrivato.
Oltre al primo posto assoluto io e il mio grande cugino Cozza siamo arrivati terzi di categoria portando via agli amici ungheresi altre coppe e medaglie senza contare il grandissimo quarto posto di categoria del Presidente,sul quale ormai sono stufo di spendere elogi .
Purtroppo non abbiamo ripetuto la vittoria a punti come squadra del 2008 ma qualcosa dovevamo ben lasciare in Ungheria sennò si rischia di rovinare i rapporti .....
Il weekend è poi proseguito al lago Balaton ,posto meraviglioso, per assistere all'arrivo della 25 km femminile agli europei di nuoto che ci ha regalato un ottimo 4o posto.

Probabilmente dal prossimo anno lasceremo il testimone ad altri aspiranti atleti, noi in questi anni abbiamo sempre fatto il massimo ,divertendoci tantissimo e cementando un gruppo di amici affiatato e vincente sia in corsa che ,soprattutto,nei ristoranti locali.
 ....manca ancora qualcosa nell'estetica ma per il resto ci siamo.

A questo punto ringrazio di cuore quelli che hanno permesso tutto ciò: il Comune di Arenzano in particolare la insostituibile Antonella, Matteo per il servizio sul SecoloXIX, Davide,Salvatore,Mino,ma soprattutto Riccardo senza il cui impegno e passione non si sarebbe nemmeno pensato di partire.

giovedì 5 agosto 2010

Fine o inizio?

Sono indeciso se definire la prossima avventura la fine della prima parte della stagione o l'inizio della seconda. Poco importa in realta'.
Domani si mette la prua in direzione Budapest e sabato si va a correre la minimarathon (cosi' la definiscono i locali) di Tata, sara' per me l'occasione di testare la mia condizione dopo un periodo non certo felice dal punto di vista podistico , uno stop di 15 giorni non era in programma e sicuramente l'approccio ad una corsa breve non sara' dei migliori . Questo e' un percorso che va affrontato come si usa dire "a tutta" e i miei compagni (Salvatore e Davide davanti a tutti) sono sicuramente meglio attrezzati di me su queste distanze. Io dal mio canto non voglio certo buttare via tutto , il dolore alla tibia sembra passato ma da fine agosto inizia la VERA stagione che DEVE andare bene. Garda e NY sono li che aspettano e non posso permettermi di arrivare ad ottobre con qualche infortunio addosso. Fino ad allora cerchero' il piu' possibile di "correre sulle uova". Lunedi' si rientra alla base e  avro' modo di raccontare l'ennesima zingarata del gruppo vacanze Arenzano (corriamo per loro ed e' giusto nominarli).

sabato 31 luglio 2010

Normale a chi?

Penso di avere un gene che condiziona ogni mia attività sportiva ,qualunque essa sia , e mi porta inevitabilmente a fare cose al di fuori di ciò che sarebbe "normale". Rifletto sulla cosa e partorisco l'idea che ciò potrebbe dipendere dall'attrazione che devo per forza avere per le persone fuori di testa. Vado in MTB , conosco il maestro e l'evoluzione della  cosa quale può essere ? Troppo facile pedalare sugli sterrati dei moltissimi sentieri della nostra zona, molto più divertente IMBELINARSI giù per i bricchi a manetta e scommettere sul prossimo pezzo di bici o gamba che si disintegra prima di mezzogiorno. Così è troppo pericoloso dico io e cambio sport: la corsa. Cosa ci può essere di più salutare e meno pericoloso del correre? Apparentemente nulla ,se si corresse "normalmente",ma correndo conosci personaggi (in prima fila il presidentissimo) che prima o poi ti convincono che il bello è fare 30.... 42..... 50...... 100km!!. Certo, molto bello ma in questo modo non c'è una parte del corpo che prima o poi non ti faccia male o non si infiammi. Allora se si infiamma una parte del corpo che non ti permette di correre ma di andare in bici si (tipo la mia simpaticissima periostite tibiale) che si fa? Si va in bici ovviamente. E qui si torna al concetto di "normale". Chi conosciamo stavolta? Enrico , mica uno a caso, e si decide che al sabato si fa insieme una...... sgambatina fuoriporta. Dopo 2 sabati di sgambatine vi allego le mappe dei percorsi fatti e lascio a voi decidere quanto ci può essere di normale in tutto ciò. Forse il piacere di affrontare sfide molto impegnative e faticose  è davvero una cosa che si ha dentro da sempre.
Se la si asseconda si scoprono doti e capacità che non si pensava lontanamente di avere ,credo che il segreto stia tutto qui ma , a mente fredda non posso fare altro che ringraziare chi mi ha aiutato ad avvicinarmi a tutte le mie personalissime imprese ,persone sicuramente fuori dal normale ma grandi amici,e questo è ciò che conta

venerdì 23 luglio 2010

Non tradisce mai

Anche quest'anno come quello scorso e quelli passati, a questo punto della stagione ho cominciato a fare l'occhiolino alla mia piccola 2 ruote rimasta 10 mesi sotto la coperta nel box.
Una gonfiata alle gomme , una borraccia nuova , un azzeramento al contakm e....via! Anche questa volta ci sono state alcune circostanze diciamo "favorevoli" al mio consueto riavvicinamento alla bici: da un lato la staglione giusta per lunghi giri oltre-turchino ,dall'altro una fastidiosa contrattura al tibiale anteriore che merita qualche giorno di riposo dal gesto della corsa e ultimo (ma non ultimo) le insistenze di Enrico che hanno avuto effetto.
Domani si parte per un lungo giro che non anticipo per ovvi motivi scaramantici ma avro' piacere di raccontare al mio ritorno.
La ripresa delle attivita' serie riprendera' i primi di settembre quando avremo nel mirino la Maratona del Mugello ma fino ad allora nonstante qualche corsa sia in programma lo spirito sara' quello della leggerezza fisica e mentale , del ricarico delle batterie e del meritato relax.

lunedì 12 luglio 2010

Finalmente!

Era da mesi che volevo portare a termine una cosa del genere ma per un motivo o per l'altro non c'ero ancora riuscito. Finalmente in questi giorni ,grazie alla collaborazione (e alla pazienza) di Angelo, abbiamo sfornato questa "felpa da passeggio".
Premetto che è una mia invenzione e tale rimarrà nel senso che nessuno è ovviamente obbligato a comprarsela o ad averla. Volevo qualcosa da mettere addosso durante i mille eventi a cui mi piacerebbe partecipare in giro per il mondo.
Eccovi le foto in anteprima.


Buona estate a tutti irunner e non

domenica 27 giugno 2010

Ma voi sapete dov'è l'Abetone?

Devo dire la verità: fino a ieri non avevo presente con esattezza dove fosse questa montagna immersa nei boschi meravigliosi dell'appennino tosco-emiliano. Da ieri e soprattutto OGGI so esattamente dove si trova e non me lo dimenticherò mai.
Si trova al termine di una salita che fa paura già percorrerla in macchina cosa che sconsiglio di fare a chi si vuol cimentare nella 50km che parte da Pistoia. Fatela con l'incoscenza del non saperlo.
Oggi ho percorso passo dopo passo questi 50 km e non ho dubbi nel paragonare questa impresa alla 100km del passatore.
Dopo 33 km ti ritrovi a doverne fare ancora 17 (sembrerebbero pochi è vero) ma tremendi. La salita ti entra dentro e non ti molla fino agli ultimi 200 metri della vetta. Qui ogni errore "tattico" fatto in precedenza lo paghi a caro prezzo. La strada non ti perdona e devi avere tanta benzina nelle gambe e nella testa per vincere la sfida. Io ho avuto la fortuna di riuscirci chiudendo in 4 ore e 17 minuti , il mio gemellone e cugino Davide in poco più di 4 ore e 26.

Tutti gli altri del gruppo vacanze hanno fatto degnamente la loro parte a cominciare da Ginetto arrivato in 5 ore e 38 Giacomino in 7 ore e la Gabry in 7 ore e 36.
A tutti vanno i complimenti per aver vinto e per la compagnia di questi 2 giorni.

lunedì 7 giugno 2010

La solita impresa

Ciao a tutti , dopo una settimana di stacco durante la quale ho scorrazzato un po' in maremma e zone limitrofe rieccomi a commentare una ennesima grande impresa dei cavalieri senza macchia (ma con qualche peccato....) della beneamata Podistica.
Anche quest'anno missione compiuta alla 100km del Passatore portando all'arrivo ben 3 atleti ed esattamente:
il Presidente  in 10 ore e 48 minuti
          Marco in 13 ore e 43 minuti
      Giacomo in 16 ore e 57 minuti
la nostra amica Angela ha brillanemente concluso la fatica in 11 ore e 36 minuti piazzandosi anche molto bene nella classifica femminile.

Ovviamente sono inutili e scontati i complimenti sia a chi ha corso che ha chi ha avuto la pazienza di accompagnare gli atleti (quest'anno Ricky e Ginetto).

Mando invece un grande abbraccio alla Gabriella che ha dovuto ritirarsi dopo la meta' a causa di un problema fisico e immagino quello che puo' provare dopo tutti i sacrifici di questi ultimi mesi : dai Gabri che l'anno prossimo ci riproviamo !!

Intanto adesso le nostre attenzioni sono rivolte a quello che dovrebbe essere l'ultimo impegno della stagione ovvero la Pistoia/Abetone sgambatina in salita di 53 km che affronteremo a fine mese.

domenica 9 maggio 2010

ADESSO BASTA

Beccatevi questo sfogo da ascensore ma non ce la faccio più.
Siamo quasi a metà maggio e sono in casa con i caloriferi accesi per far asciugare le lenzuola, la tuta addosso e alle 18 sembra già buio.
Abbiamo fatto del male a qualcuno o semplicemente ci stanno pigliando per il culo?
Previsioni a medio termine: pioggia ,pioggia e pioggia.
Voglio dormire con le finestre spalancate e sudare , voglio svegliarmi alle 6 perchè il sole entra in camera , volgio farmi la doccia con l'acqua fredda, voglio essere io a dare da bere alle mie piante e nessun altro , mentre corro voglio smettere di dire "scusa vado che sono sudato e mi prendo un accidente". BASTAAAAA!