domenica 29 agosto 2010

Svizzera - Italia 1 a 0


Il rientro dalle vacanze per me non è mai stato traumatico, forse perchè fondamentalmente a casa non sto così male e grazie al cielo non posso dire di avere una vita estremamente stressante. Durante queste ultime settimane ho fatto un tour Trentino - Engadina che mi ha permesso oltretutto di constatare le enormi differenze culturali e di gestione del turismo che esiste tra le due regioni.
Nella prima (parlo della Val di Fassa che frequento ormai da molti anni) si punta decisamente sulla "quantità" di ospiti esasperando tutto: mille alberghi e appartamenti stracolmi, superstrade sempre intasate,impianti velocissimi che riversano migliaia di persone sulle piste,baite che sembrano mense aziendali ecc.....
Poi arrivi nei Grigioni e in particolare in Engadina e la situazione è esattamente all'opposto. Se vieni qui ti deve andare bene il posto così com'è, sennò non vieni. Quando da bambino la maestra dell'asilo mi chiedeva di disegnare un paesaggio , forse per non essere banale non disegnavo quasi mai il mare , che ovviamente vedevo ogni giorno,e facevo una montagna con la neve in cima , a metà iniziavo a mettere qualche albero, poi scendendo i prati e in fondo un bel lago dove tutto ciò magicamente si rispecchiava. L'Engadina è esattamente questo. 

Da St. Moritz in poi è ,a mio personalissimo parere, tutto di una bellezza travolgente. Ho avuto la possibilità assieme a mia moglie e ai miei cognati di trascorrere una settimana immerso tra il ghiacciaio del Bernina e il lago di Silvaplana sfogando le mie giornate tra corse (percorsi lungolago da favola),trekking e mtb.

Ho potuto anche apprezzare le evoluzioni di mio cognato e dei suoi amici "Kiters" che ogni pomeriggio, sfruttando il vento termico da ovest, volteggiavano riempiendo il cielo con aquiloni di ogni colore.

lo "zio Feli" in volo radente
La ciliegina sulla torta poi è stata l'immancabile corsetta chiamata Engadiner Sommerlauf una 27 km tra laghi , boschi e fiumi da Sils Maria a Bever passando per Pontresina e St. Moritz. Io Simona e Paolo ci siamo ben comportati nonostante i 1800 mt di altitudine e la "nervosità" del percorso sali-scendi tutto su sterrato.

Paolo Graziano e Simona : adesso si ride ma 27 km sono tanti

una bella corsetta di prima mattina.....
 
Dopo una settimana qui mi resta solo una domanda: perchè in Italia gli hamburger li chiamiamo "svizzere" e in Svizzera non sanno nemmeno cosa siano?

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